Secondary School

     
 

INTRODUZIONE

Il nuovo progetto de La Nostra Africa Onlus ci porta in Kenya, un Paese caratterizzato da un gran numero di sfide. Nonostante il sostanziale aumento dei redditi familiari, più di due terzi della popolazione vive ancora al di sotto della soglia di povertà. In questo Paese a basso reddito, con un’economia basata sull’agricoltura, la floricoltura e l’allevamento, circa il 68% della popolazione risiede ancora in aree rurali. Il tasso di prevalenza dell’HIV/AIDS negli adulti è dell’13,5%, il che colloca il Kenya tra i Paesi con i tassi più alti al mondo. Questo Paese dell’Africa sub-sahariana è al 129° posto su 159 Paesi nell’Indice di disuguaglianza di genere dell’UNDP. Le donne devono affrontare minacce di malattie, discriminazioni e violenze. Circa il 94% delle bambine in Kenya si iscrive alla scuola primaria, ma nonostante questo dato elevato, solo l’13% delle bambine prosegue con la scuola secondaria. Con l’avanzare dell’età, le ragazze devono far fronte a un crescente carico di lavoro domestico e a maggiori responsabilità. Molte ragazze non hanno altra scelta se non quella di rimanere a casa a fare le faccende domestiche o a lavorare per aiutare le loro famiglie. La gravidanza adolescenziale risulta essere uno dei motivi principali per cui le ragazze abbandonano precocemente la scuola. Tra il 30 e il 40% delle ragazze rimane incinta prima dei 16 anni. Prendersi cura di un bambino, lavorare e sbrigare le faccende domestiche può essere un peso eccessivo e non lasciare a queste ragazze il tempo di andare a scuola. Attraverso questo progetto vorremmo fornire alle ragazze un opportunità per  poter studiare e diventare la prossima generazione di donne leader.

Presentazione la Nostra Africa Onlus

Dal 2008 l'associazione di volontariato "La Nostra Africa Onlus" di Bologna sta realizzando progetti a sostegno della Popolazione Maasaidel Kenya, nel distretto di Kajiado. Il nostro intento è di permettere a migliaia di bambini di conquistare il diritto allo studio nella loro terra di origine. Purtroppo negli ultimi anni c'è stata una forte migrazione dalla savana verso la città di Nairobi, ma le prospettive e le condizioni di vita non sono migliorate, i Maasaisi sono riversati nelle baraccopoli tra violenza e miseria. Il nostro obiettivo è di fermare questo processo permettendo ai Maasaidi trovare istruzione, lavoro e benessere anche nella propria terra di origine. Facendo nostro il live motive: "EducationisLife" abbiamo iniziato la costruzione di scuole per quattro differenti comunità Maasai(Olpirikata, Naudot, Iloshion, Oltanky). Il nostro modo di operare è diretto sulla comunità e non prevede invio di denaro, ma l’organizzazione di Campi di volontariato in Kenya, durante i quali i volontari italiani condividono la vita dei Maasaiacquisendone lo stile di vita (dormendo per terra, cucinando con il fuoco e con un litro di acqua al giorno) e collaborando per la realizzazione dei progetti. Da questa scelta nasce il logo dell’associazione perché desideriamo essere tra quelle associazioni che ancora ci mettono le MANI e non delegano altri a sviluppare i progetti e spendere i soldi delle donazioni raccolte. I progetti che i volontari sviluppano insieme ai Maasaisono: - la collaborazione con una ditta locale per la costruzione delle aule; - l’artigianato femminile per la realizzazione dei tipici bracciali e delle collane Maasaiche vengono commercializzate in Italia per finanziare le comunità africane; - lezioni di inglese, matematica e geografia con le centinaia di bambini che vivono nella savana; - laboratorio di falegnameria per la costruzione dei banchi scolastici; - tinteggiatura delle aule per renderle più accoglienti e per trasformarle in “pagine” di libri attraverso grafiche significative per le lezioni. - Lezioni di musica per i bambini maasaiUna volta terminato il nostro soggiorno nella savana i progetti vengono autogestiti dai Maasai. Solo in questo modo abbiamo la certezza che ognuno si adopererà affinché il progetto abbia seguito e non si arresti. È impressionante quanto le persone con ideali comuni e massima disponibilità di adattamento riescono a dare concretezza alle donazioni. “Collaboration” questo è il motto che si è instaurato tra la popolazione Maasaie i volontari italiani. Ci sentiamo delle zebre: le strisce nere completano quelle bianche.

Caratteristiche del KENYA

Dalla costa bassa e sabbiosa dell'oceano Indiano, il territorio del Kenya si avvia procedendo verso l'interno. La geografia del Kenya è alquanto complessa. Il Kenya è un paese dell'Africa Orientale, ed è attraversato dall'equatore. Pur essendo un paese equatoriale e tropicale, presenta climi molto vari. Nel nord si trovano aree desertiche, e nel centro sud altopiani, con boschi e savane. Il paese è attraversato da lunghe catene di montagne. Complessivamente, l'elemento morfologico che più caratterizza il Kenya è la Rift Valley, che lo attraversa da nord a sud. Le acque interne presentano laghi di acqua dolce e di acqua salata; numerosi sono anche i soffioni boraciferi e i geyser. Pochi invece i fiumi, di cui solo due hanno una portata e una lunghezza degne di nota (il Tana e il Galana).

Alla fascia costiera, lunga oltre 400 km, succede una regione di altopiani aridi e stepposi; quello centrale, che si eleva a quote comprese tra i 1 500 e i 3 000 metri, è diviso dalla frattura della Rift Valley che si sviluppa da nord a sud e che forma il bacino del Lago Turkana (o Rodolfo). Ai lati della Rift Valley si innalzano imponenti massicci vulcanici, il maggiore dei quali è il monte Kenya (5199 m), uno dei monti più alti dell'Africa e il Kilimangiaro (5358 m) al confine con la Tanzania. L'altopiano digrada a ovest, in prossimità del Lago Vittoria, e a nord dove il territorio del Kenya è occupato da un ampio tavolato desertico.

Il clima

Il clima, molto caldo e umido nelle regioni costiere, diventa più mite e asciutto nel cuore del Paese, in rapporto all'altitudine. Le piogge sono concentrate in due periodi dell'anno: da marzo a maggio le grandi piogge, mentre da ottobre a dicembre le piogge sono intense ma brevi. L'ambiente dominante è quello della savana, tutelato da numerosi parchi naturali che coprono circa il 10% del territorio nazionale. Sulle pendici delle montagne e lungo il corso dei fiumi si trovano tracce dell'originaria foresta pluviale; mentre a nord, nelle zone meno piovose, la savana sfuma nel deserto. La savana è l'habitat di grandi mandrie di erbivori (antilopigazzellegiraffebufalizebreelefanti) e dei loro predatori (leonileopardi e ghepardi). Nelle acque dei laghi e dei fiumi vivono ippopotami e coccodrilli.

Fauna

Il Kenya ha lanciato il suo primo censimento della fauna selvatica dal 2021. Decenni di bracconaggio, l'espansione dell'habitat umano e il riscaldamento globale hanno colpito duramente la popolazione animale. Per esempio, la popolazione degli elefanti africani è diminuita di più del 60% dagli anni 70, secondo l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).[7]

Mentre l'area sotto foresta sta diminuendo leggermente, l'area della foresta primaria è stata più che dimezzata in 15 anni, dal 1990 al 2005, da 766 000 ettari a 322 000 ha.

La Storia

Numerose città costiere del Kenya furono fondate dagli arabi che, a partire dal XII secolo d.C., intrattennero intensi rapporti commerciali con i gruppi indigeni. Dall'incontro tra i due popoli nacque la cultura swahili, contraddistinta da due elementi di unificazione: la lingua kiswahili e la religione islamica.

Gli agricoltori kĩkũyũetnia del gruppo bantu, rappresentarono subito il gruppo più potente e numeroso del territorio; la loro supremazia non fu mai messa in discussione dai masai come vorrebbe la tradizione popolare. I Masai sono un popolo nilota che arrivò nell'odierno Kenya nel XVII secolo, per occupare il loro territorio attuale verso il 1750. Questa data è ottenuta contando a ritroso i gruppi di iniziazione, i cui nomi sono ricordati oralmente senza eccezioni da tutti i clan Masai. Furono i kamba, popolazione agricola interposta tra la costa e il centro del paese, ad utilizzare storie sulla presunta ferocia dei Masai per evitare che troppe carovane di mercanti raggiungessero l'interno, togliendo loro il ruolo di mediatori nei commerci tra la costa e le regioni interne.

Dando ad ogni etnia un ruolo diverso, i coloni inglesi applicarono la legge del divide et impera usata in tutti i paesi africani sotto il loro dominio. Questa divisione è visibile ancor oggi nella società keniota.La popolazione è suddivisa in più di settanta etnie, appartenenti a quattro famiglie linguistiche: i bantu, i nilotici, i paranilotici e i cusciti.

Location del Progetto

Challenger

Questo progetto cerca proposte per la progettazione della nuova Scuola Secondaria presso la Comunità di Iloshon in Kenya da parte dell’associazione La Nostra Africa Onlus. L’obiettivo è di garantire che le ragazze  della loro comunità possano terminare gli studi e non debbano abbandonare precocemente la scuola. Per realizzare questa missione, costruiremo una nuova Scuola Secondaria il cui obiettivo principale sarà quello di organizzare sessioni di specializzazione, dove le ragazze riceveranno lezioni di chimica , biologia , scienze e agricoltura. Il secondo obiettivo della Scuola Secondaria sarà quello di tenere sessioni di preparazione agli esami per le ragazze del loro programma. La Scuola Secondaria avrà delle aule e un laboratorio come centro di tutoraggio per le ragazze, che potranno migliorare le loro capacità attraverso esperimenti di chimica e biologia rispetto a ciò che imparano nelle loro lezioni regolari a scuola. Le sessioni di laboratorio si svolgeranno dal lunedì al giovedì, dalle 14 alle 16, e vi parteciperanno ragazze dai 15 ai 19 anni. All’esterno, la scuola avrà un’area per lo sport, le attività all’aperto e un parco giochi per le ragazze, che le incoraggerà a praticare attività fisiche. L’obiettivo di questo concorso è creare un centro in cui le ragazze possano sentirsi sicure e a proprio agio, un luogo in cui possano imparare, giocare, correre e scoprire. L’architettura deve fornire loro un luogo dinamico in cui possano interagire tra loro e con l’ambiente circostante. I progetti dovranno utilizzare materiali di provenienza locale, sistemi di costruzione semplici e autosufficienti dal punto di vista energetico. Devono essere rispettosi delle tradizioni locali e della natura.

 

Stato attuale dell’area edificabile

Caratteristiche degli edifici

La scuola secondaria di secondo grado che verrà realizzata all’interno di un area edificabile avente come dimensioni 100 mt x 100 mt deve disporre di :

● 4   Aule di dimensioni 9 m x 8 m ( max 45 studenti)
  Ogni aula deve essere munita di veranda esterna di 1 m x 9 m

 

● 1  Direzione didattica di dimensioni 9 m x 8 m

   La direzione didattica è composta da :

   n° 1 Ufficio per dirigente scolastico

   n° 1 Ufficio segreteria

   n° 1 Ufficio vice presidenza

   n° 1 Sala Insegnati

 

●  Laboratorio Didattico multifunzionale - FURURELAB -   9 m x 12 m

   All’interno dei laboratori necessita prevedere

   n° 4 piani di lavoro aventi come dimensioni 1 m x 5 m allestiti con 4 lavabi,

   allacciamento dell’acqua , scarico ed allacciamento gas;

 

●    Biblioteca     15 m x 12 m apportunamenteattrezzata con scaffali tavoli e sedie 

●   Sala Innovazione/Creatività    9 m x 12 m

 

Tutti gli edifici devono avere porte con le seguenti caratteristiche:

  - Ante a doppio battente

  - Apertura verso l’esterno per le emergenze

  - Dimensione consigliata è compresa tra 1,2 ma 1,5 m idonee per sedie a   rotelle

  - 5 finestre avente cadauna dimensioni di 1,5 m x 1,2 m

Tutti gli edifici devono essere muniti di impianto di illuminazione funzionante con pannelli fotovoltaici

Tutti i tetti degli edifici devono essere muniti di canalizzazione  per la raccolta dell’acqua piovana e relativa tanica da 5.000 lt

Materiale e tecniche di costruzione

Ogni richiesta di chiarimento o di maggiori informazioni può essere inoltrata all’indirizzo email: info@lanostraafrica.it

CRITERI DI VALUTAZIONE

Le proposte verranno valutate secondo i criteri seguenti:
» sostenibilità ambientale e sociale
» realizzabilità e immediata applicabilità
» scalabilità e replicabilità
» impatto sulla collettività
» creatività e originalità
» interdisciplinarietà del gruppo partecipante
» qualità grafica ed efficacia della comunicazione
 
PARTECIPA ANCHE TU ALLA REALIZZAZIONE DI QUESTO IMPORTANTE PROGETTO CHE GARANTIRA' UN FUTURO MIGLIORE A CENTINAIA DI RAGAZZE:

per la tua donazione :


BANCA
Banca Popolare Emilia Romagna
Intestato a : La Nostra Africa
IBAN: IT 05G053876732000000000 6647

Causale : Scuola Secondaria Kenya